Volevo scusarmi con i local di Whistler per aver detto che i percorsi neri non erano tecnici. Oggi siamo saliti finalmente in punta alla montagna, cioè abbiamo preso il secondo troncone di seggiovia (Garbanzo appunto). Oggi ho visto l’altra faccia di Whistler.
Se la parte bassa è stata costruita e concepita per avere piste per tutti i comuni mortali, la parte alta è stata fatta per creare le linee più spesse che abbiamo mai visto. Già salendo con la seggiovia si capisce che lì a tracciare non sono dei local qualunque. Ormai diroccato e fuori dalle tracce c’è un passaggio, che penso fosse stato creato per qualche video, che non farei nemmeno se mi coprissero d’oro. doppio roccione con muschio, dirupo da entrambe le parti (e si parla di un volo di 6-7 metri), pendenza oltre i 45°.. e il tutto finisce in un drop con atterraggio su passerella. Davvero una pazzia signori (ovviamente come detto non è sulle piste e non ci si può arrivare a causa della vegetazione che è stata fatta crescere prima e dopo il salto).
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Tra una discesa e l’altra un pranzetto leggero (american style) con i ragazzi di Sram e la guest star Gianluca Vernassa
Ad ogni modo quasi tutte le piste in alto necessitano di un buon livello di riding. Le enormi lastre di pietra (che offrono per altro ottimo grip), con la classica forma tondeggiante del posto, offrono ottimi spunti per creare ripidoni da fare in aderenza e passaggi in contropendenza su roccia che, abituato ai percorsi nostrani, non immaginerei di poter fare.
Inoltre la fortuna ha voluto che oggi avessi come apripista Gianluca Vernassa. Nonostante anche lui fosse al primo giro su queste piste alte, è dotato di ottimo occhio clinico per linee e velocità nell’affrontare gli ostacoli (tranne quando ha mancato clamorosamente una passerella e si è bloccato tra due collinette di roccia), e ha dato quindi un ritmo ottimo fin da subito alla discesa.
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Se non fai downhill non puoi passare!
Qui inoltre si stanno moltiplicando gli standi in paese, si iniziano a vedere i primi trick (con lo speed and style) e si iniza veramente a entrare in un clima di festa perenne. Si inizia a sentire l’anima del crankworks.
Qui infatti stanno iniziando a fare sul serio con i festeggiamenti. Si iniziano a vedere personaggi particolari girare nel park e per la città… purtroppo non ho fatto in tempo a fotografare due ometti pelosi che, vestiti da donna, hanno improvvisato uno spettacolino di danza nella piazza centrale, con tutte le persone attorno, sui tavolini dei ristoranti e dai balconi, a dare il ritmo battendo le mani e ridendo. Una goliardia che penso andrà crescendo.
Del resto siamo solo all’inizio!!!!
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Come detto iniziano e vedersi i primi tipi particolari… notare inoltre la somiglianza incredibile con il pro-rider Paul Basagotia!
Notizie dal crankworks.
Oggi c’è stato lo speed and style e il Canadian Enduro Open. La formula del primo prevede che due atleti partano in contemporanea su una pista ad hoc con sponde e saltini da dual e due salti da dirt. Proprio su questi i rider devono dare il meglio. Se si batte l’avversario in stile e trick proprio sui dirt, si guadagna un secondo (a salto) nel tempo finale. vince insomma chi arriva giù più velocemente e con più stile. Nell’enduro ha vinto Jerome Clementz.
La classifica dello speed & style ha visto:
1° Fairclough
2° Lacondeguy (che aveva la vittoria in tasca ma è caduto all’ultima curva)
3° Strait
ola
Jack
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