Scusate il gioco di parole nel titolo e il ritardo nell’articolo (altro gioco di parole, sono un rapper oggi).
Purtroppo l’intervista ha richiesto del tempo e poi sono dovuto scappare a girare con la Coastal crew di cui leggerete domani.. da paura.
Viste le sue imprese eroiche oggi lasceremo spazio al fantasioso rider Italiano Nicola Pescetto.
Ecco un’intervista in cui ci racconta quelle che sono le sue esperienze e i suoi pensieri riguardo al mondo della bici e, visto che penso vi possa interessare, riguardo alla vita qui in Canada.
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Nome, età, e numero di figli sparsi per il mondo.
Nicola Pescetto, 21, credo 61 ora.
Qui a Whistler conosci tutti, quante volte sei venuto e come hai scoperto questo posto?
Prima volta a Whistler avevo 14 anni ed ero venuto senza bici per fare un corso di inglese. Quando ero qua ho visto il bike park e queste bici enormi con ammortizzatori ovunque, sono rimasto colpito. Già in Italia giravo un po’ in bici e facevo qualche salto con una bici marcia di Decatlon, quel viaggio è stata la scintilla. Questa è la sesta volta che vengo qui.
Sappiamo che hai vissuto da ragazzino ad Arenzano, poi ti sei laureato in business a Barcellona e poi hai lavorato sei mesi qui in Canada, a Vancouver. Raccontaci un po’ come è vivere in uno e nell’altro posto.
Ho finito il liceo quando avevo 18 anni e da lì sono sempre stato in giro. Ho deciso di andare a Barcellona a trovare un amico che gira in bici, sono stato lì un mese e ho detto: “Questo posto è allucinante!” Troppa gente gasata a girare in bici, un bike park (la Poma) con salti perfetti vicinissimo, piste da sci ad andorra vicine, feste incredibili, tipe bionde e more da tutto il mondo, quindi ho deciso di trovare un’università lì.
L’idea di venire in Canada a lavorare come marketing researcher con Recon Instruments è nata grazie a un professore di Barcellona che mi ha dato il contatto. Mi hanno subito offerto di venire a lavorare qui con loro. Quindi perché no? Ho fatto il visto di sei mesi e ora sono qua in Canada fino ai primi di Settembre.
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Visto che ti piace girare il mondo quale sarà la tua prossima meta?
A settembre torno in Italia per un po’ di tempo, ma penso che passerò l’inverno a Barcellona, è decisamente il posto dove mi sono trovato meglio. La società Americana non mi è andata veramente a genio, ma sono aperto a qualsiasi opportunità che mi capita quindi vedremo!
Che progetti lavorativi hai?
Ora il mio progetto è di averne uno perché non so bene cosa farò tornato in Europa. Trovare un lavoro a Barcellona non è facile di questi tempi, chiaramente vorrei avere più tempo per girare in bici. Vedremo cosa succede.
Ok, Andreu ci ha detto che sei il capo dei party, è vero, non è vero? Come stanno andando le feste qui a Whistler dove le regole sono molto severe e non si può sgarrare più di tanto?
No non è vero, e lui lo sa! Qua la festa c’è sempre, specialmente durante il Crankworx.. Chiaro non puoi fare troppo il pazzo specialmente nel village, altrimenti arriva la polizia e ti porta via.. ma quello lo sappiamo già bene quindi stiamo all’occhio ora!
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Crabapple ha dei salti giganti… come c@*%o ti è venuto in mente di flippare lì e cosa hai provato prima di partire e mentre eri a testa in giù????
Allora prima di tutto, in mente mi è passato veramente poco, perchè quando ho deciso di farlo.. pochi minuti prima, non stavo pensando a niente se no sarei stato troppo spaventato.
L’idea di tirare un flip con la bici da downhill su quel salto mi era venuta all inizio dell estate.. ho giusto pensato che sarebbe stato figo tirare durante in whip off wordls durante il Crankworx. Ogni volta che pensavo a come farlo e a cosa poteva succedere, l’adrenaliva mi saliva a mille e non sono mai stato sicuro che l’avrei tirato.
Il giorno del whip off worlds abbiamo iniziato a girare tranquillamente sui salti di crabapple hits, facendo treni con tutti i riders, tirando qualche whip, il quarto salto era pieno di gente ai lati che urlava a qualsiasi persona che saltava, incredibile.
Quando ho pensato a tirare backflip mi sono detto ‘mi sa che non riesco a tirarlo’, ero troppo spaventato.
A un certo punto il francese ‘Leo Delfour’ mi dice… ‘guarda che Antoine (Bizet) ora tira backflip sul quarto’… vado a vedere ma Antoine alla fine non lo ha fatto… cosa che mi ha sopreso abbastanza perchè lui è veramente uno dei piu spenti e non pensa due volte a fare trick del genere..
Pochi minuti dopo sento Andreu che mi urla ‘Okay Nick you have to flip now!’. Lì non ho pensato mi sono solo chiesto.. si o no? si.. okay andiamo su.. ovviamente andando su Andreu ha pensato bene di dire a tutti quanti che stavo per tirarlo, tutti quanti intendo tutti i pro piu forti tipo Cam McCaul, Cameron Zink, Kurt Sorge, etc.. molto bene quindi se mi tiro indietro ora e non lo tiro, faccio al figura del pirla!
Arriviamo su e dico ad Andreu di andare davanti a me cosi mi avrebbe gasato (pensando che anche lui volesse tirare un flip o un flatspin sul quarto). Okay pronti ad andare, accendo la go pro e Andreu mi parte davanti, io subito dietro. In quel momento non stavo pensando, sapevo che l’avrei tirato e l’avrei girato perchè cadere male su quel salto di 15 metri a 60 all’ora non mi avrebbe fatto bene.
Faccio il terzo salto, guardo la rampa del quarto, so esattamente che devo dare il colpo alla fine della rampa perchè la rampa è quasi piatta e non mi aiuterà nella rotazione.
Anche se il salto è abbastanza lungo, per flippare qua devo tirare indietro più forte che posso visto che ho una bici da downhill e la rampa non mi darà molta spinta, invece di fare flip dritto preferisco ruotare un pò storto cosi nel caso non riuscissi a girarlo tutto non atterrerei di punta e poi di testa ma scivolerei di lato.
Quando sono in aria sento che ho la rotazione, anche se lentissima, sto per lasciare tutto ma la tengo bene e mi inarco al massimo per girare e per vedere l’atterraggio al più presto.
Vedo l’atterraggio, certo di raddrizzarmi, ma sono troppo storto, le ruote toccano per terra ma scivolo di lato e volo 10 metri piu in basso. Okay sono caduto, ma sono a posto, solo un graffio, la gente è impazzita e si sono gasati tutti.
Sono contento di non essermi fatto niente, non avrei mai pensato di rimanere vivo dopo una caduta su quel salto, la gente si è gasata, a me però è rimasto l’amaro in bocca per non averlo chiuso….. forse la prossima volta….
Cosa è la cpgang? cosa fate nella vita?
CPGANG è la nostra crew, ormai chi la porta avanti al 100% siamo io e Luis Biscaldi, anche se abbiamo tanti amici da tutto il mondo che ci aiutano e ci supportano al massimo. Quindi con CPGANG pensiamo solo a divertirci, organizziamo feste, giornate di riding con gli amici, facciamo foto/video, magliette/adesivi/gadget vari e postiamo veramente troppo s%&$ate su Facebook. Non sappiamo bene cosa vogliamo fare e dove vogliamo arrivare, ma finchè ci divertiamo, facciamo divertire la gente e tutti si gasano.. va bene cosi
Grazie man, saluta pure chi vuoi e ringrazia….YO
Ringrazio mio padre prima di tutto, mia madre, tutti i miei amici che si gasano sono sempre gasati a fare casino sia in bici che non e ovviamente la superstar Jack Bizzy per questa interview.
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Nick
News dal fronte
Oggi ci sono stati due eventi veramente belli e adrenalinici. Il primo è stato il “Teva Best Trick contest”, il secondo il “pump track rock shock ultimate challenge”.
Nel primo sono stati scelti due salti all’interno dell’enorme park da slope style e i rider si sono dati battaglia per aggiudicarsi il miglior trick prima sull’uno e poi sull’altro salto. Il primo prevedeva l’utilizzo di un tipico salto da dirt, nella parte centrale del tracciato. Qui i trick potevano essere tirati e raggiungere ampiezze stratosferiche. A spuntarla davanti a tutti i campioni presenti è stato Jordie Lunn, con un cork 720 che ha davvero lasciato a bocca aperta il pubblico. Il cork 720 è un trick molto difficile, è chiamato anche Backflip 360 perchè per eseguirlo si lancia una rotazione indietro come nel backflip e contemporaneamente si gira anche di lato come in un 360. Gestire insieme le due rotazioni (senza esagerare o minimizzare l’una o l’altra) è veramente difficilissimo.
Il secondo ostacolo invece era lo step down alla fine del percorso. Il percorso nella sua zona finale prevede infatti due linee. Uno è un drop di circa 5-6 metri da una casetta, l’altro è questo “step down” (cioè salto con atterraggio più basso della rampa) di circa 3 metri, con una rampa che spara abbastanza in alto e permette quindi di avere un ottimo “air time”. Fare trick su questo salto è davvero difficile. Non avendo punti di riferimento (non si vede il landing) diventa difficilissimo capire la velocità di ingresso e sopratutto, in caso di rotazioni come 360 o backflip, capire quanta spinta (rotazione) dare per atterrare dritti. Qui i rider sono andate un po’ più cauti perchè cadere da un salto del genere è veramente doloroso. Su tutti ha prevalso Tom van Steenberger che inaspettatamente ha lanciato un “frontflip no hand”, cioè un salto mortale in avanti senza mani. Anche se può sembrare assurdo, col livello dei rider odierni, una manovra come questa probabilmente non vincerebbe una gara di besti trick su dei salti da dirt, su questo tipo di ostacolo invece risulta essere davvero qualcosa di incredibile, e si merita la vittoria senza ombra di dubbio.
Per quanto riguarda la gara di pump track è stata vinta da Mr. Ropelato. Un aneddoto divertente è che la finale ha visto contrapposti proprio lui e Troy Brosnan, il ragazzino prodigio di specialized che Ropelato ha sostituito quest’anno in coppa del mondo a causa di un infortunio dello stesso.
Sfida di casa quindi. Da notare il 4° posto di Sodestrom che, quando vedeva di essere in vantaggio sugli avversari deliziava il pubblico con trick come barspin, tailwhip e no hand sull’ultimo saltino del tracciato. Sconfitta amara quindi per chi vedeva i propri sforzi beffati da un rider super talentuoso e così superiore tecnicamente.
Nelle donne a imporsi è stata Jill Kintner su Micayla Gatto. Sinceramente su di loro c’è poco da dire, il tracciato era abbastanza semplice, non c’erano salti molto grossi, e sibnceramente mi aspettavo che le ragazze andassero più forte. Avrei voluto vedere una atleta del bmx girare lì dentro. Saranno fortissime in dh ma su questi specifici fondamentali hanno grosse lacune (e le due finaliste erano le migliori).
“Unofficial information”.
Devo aprire questa parentesi per rendervi partecipi di cosa sta avvenendo qui. Come tutti sappiamo lo slope style è sempre stato l’evento cardine del crankworx. Il percorso è enorme e oggi ci saranno le qualifiche. Proprio in vista di queste ieri durante le prove alcuni rider hanno messo le ali. Sembra infatti chiaro che chi vuole vincere qui debba rischiare qualcosa. Per questo motivo alcuni rider, guidati da Zink che ha aperto le danze, si sono lanciati sul salto più grosso del park. Si tratta di un mostro da 60 piedi (circa 21-22 metri). I commenti più comuni mentre i rider spingevano la bici per tornare su erano “ero terrorizzato prima di provarlo”… Oggi invece in qualifica l’hanno addirittura fatto in backflip. Preparatevi a vedere le pazzie.
>>> Stanotte potrete seguire la diretta o guardare la replica appena finito l’evento QUI!
ola
Jack
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