Workshop: realizzare in casa una riduzione 31,6-30,9 per il reggisella

di Daniel Naftali

Con l’avvento dei reggisella telescopici capita spesso di trovarsi nella situazione di dover trasferire il proprio reggisella su di un nuovo telaio, spesso con problemi di compatibilità.

Molto spesso ci si trova nella situazione di avere un reggisella 30,9 ed un telaio 31,6. Riduttori così sottili sono molto difficili da trovare e spesso molto costosi. Cosa fare quindi per non dover sostituire il reggisella? Nell’articolo di oggi illustreremo una soluzione efficace ed economica per risolvere il problema!

Una questione di decimi…

La differenza di diametro tra un reggisella 31,6 e 30,9 è veramente risicata… Si parla di pochi decimi, ma comunque sufficienti a rendere incompatibili i due standard.

Se montare un reggisella da 31,6 su un telaio 30,9 è impossibile, è però possibile, tramite un’opportuna boccola riduttrice, montare un reggisella 30,9 su un telaio predisposto per diametri più grandi, anche 31,6.

Le boccole riduttrici da 31,6 a 30,9 esistono in commercio, ma per strane ragioni sono molto difficili da reperire e quelle poche in commercio hanno costi proibitivi.

Poiché la differenza tra i due diametri è molto ridotta, possiamo però autocostruirci la riduzione con una spesa molto contenuta e senza il problema di reperire il pezzo. Ci servirà solamente un foglio di alluminio di opportuno spessore che andremo ad arrotolare attorno al reggisella.

In giro per la rete si vedono le soluzioni più disparate… In molti ad esempio utilizzano lattine di coca cola tagliate o altri fogli sottili sovrapponendo più strati. Personalmente, sebbene queste soluzioni possano anche funzionare, ritengo che la soluzione di utilizzare un foglio calibrato sia la migliore, anche per salvaguardare il telaio.

In questo modo anche il serraggio del collarino risulta ottimale, evitando problemi di abbassamento della sella durante la pedalata o il rischio di stringere troppo il piantone sella per bloccare il reggisella.

Dimensioni e spessore

La differenza tra i due diametri (31,6-30,9) è di 0,7mm, il che significa che andando ad inserire un foglio di spessore 0,35mm possiamo trasformare un piantone sella da 31,6 in uno 30,9.

Per nostra fortuna esistono in commercio (reperibili in negozi di moto molto forniti oppure online) dei fogli di alluminio spessi proprio 0,35mm. Vengono solitamente utilizzati per realizzare delle guarnizioni fuori standard, ma si prestano alla perfezione al nostro scopo.

L’alluminio con cui sono realizzati questi fogli è estremamente duttile ed è facilmente tagliabile con un cutter. Ci basterà quindi realizzare un rettangolo delle dimensioni opportune e poi incurvarlo per ottenere la nostra riduzione.

Applicando delle elementari nozioni di geometria, ricaviamo che la circonferenza di un cilindro di diametro 30,9mm è 97,026mm (30,9×3,14)

Poiché è necessario che i due lembi siano leggermente distanziati per consentire al collarino di serrare il cannotto, il nostro rettangolo dovrà avere una larghezza leggermente inferiore. Dopo alcune prove ritengo che la larghezza ottimale sia di 9,5cm.

Per quanto riguarda l’altezza, si tratta invece di un valore che possiamo scegliere liberamente. Ricordiamoci solo di rispettare il minimo inserimento previsto dal produttore del telaio.
Per avere una distribuzione migliore delle sollecitazioni comunque consiglio una lunghezza di almeno 10 o ancora meglio 15cm.

Mettiamoci all’opera!

Ora che abbiamo capito la teoria, vediamo come procedere con la pratica.

Per questo lavoro ci serviranno:

Righello millimetrato, meglio se trasparente
Pennarello indelebile a punta fine
Un tavolo di lavoro in legno o un cartone su cui tagliare
Un cutter robusto ed affilato
Straccio
Carta vetro

1) Preparazione: cominciamo col preparare la lastra appiattendola nel caso presenti irregolarità. Dopo aver appoggiato la lastra su una superficie piana possiamo utilizzare una chiave a bussola, un cilindro oppure un semplice cucchiaio da cucina per spianare le irregolarità.

2) Misurazione: prestando attenzione ad essere precisi ed a tracciare le linee dritte, riportiamo sulla lastra un rettangolo di 15×9,5cm. Consiglio di utilizzare due spigoli del foglio come lati, in modo da dover fare solamente due tagli ed essere più precisi.

3) Taglio: procediamo ora con il taglio. Il materiale è piuttosto spesso, quindi non riusciremo a tagliarlo completamente con il cutter. Consiglio di procedere come segue:
Utilizzando il righello come riferimento per tagliare dritti, si esegue un’incisione sulla lastra. Non andiamo a tagliare la lastra, ma solo ad inciderla in modo che sul retro rimanga una striscia in rilievo.

A questo punto pieghiamo la lastra, tenendo la parte che abbiamo inciso con il cutter rivolta verso l’esterno. Schiacciando lungo il taglio con le dita, la lastra si spezza in maniera netta e precisa.

In alternativa è possibile anche utilizzare delle forbici da elettricista, avendo cura di tagliare in modo regolare senza scalini.
Il risultato che otteniamo è il seguente:

Lastra tagliata: si notino i tagli dritti e regolari.

4) Rifinitura bordi: con della carta vetro o una punta abrasiva da trapano rimuoviamo le sbavature dai bordi del nostro riduttore. Questo è estremamente importante per evitare di graffiare il reggisella e migliorare lo scorrimento dello stesso quando si regola l’altezza della sella.

5) Piegatura: utilizzando un tubo leggermente più piccolo del reggisella (nel nostro caso utilizziamo un cannotto da 27,2mm), cominciamo ad incurvare il nostro riduttore.
Per ottenere un buon risultato consiglio di arrotolare il foglio attorno al tubo in maniera graduale, avendo cura di curvare tutta la superficie. Utilizzando due mani l’operazione non è assolutamente difficoltosa: il materiale è molto duttile.

Attenzione: gli spigoli del foglio possono essere taglienti! Attenzione quindi a non farsi male… Nel caso è meglio utilizzare un paio di guanti protettivi.
Il risultato finale è questo:

Ovvero un cilindro tagliato leggermente più largo del telaio alto 15 cm. Il fatto che il nostro riduttore sia più grosso del piantone sella, gli consente di aderire bene alle pareti senza cadere. E’ quindi molto importante non esagerare nella curvatura: inserendo poi il reggisella il tutto si assesterà.

6) Correzioni: inseriamo quindi il riduttore nel telaio. Controlliamo che non ci siano sovrapposizioni tra le due parti del riduttore e che il taglio sia sufficientemente largo da consentire al collarino reggisella di stringere senza che i due lembi si tocchino. In caso di problemi si possono fare delle correzioni con delle forbici da elettricista:

7) Inserimento riduttore nel telaio: inseriamo quindi il riduttore nel telaio, lasciandolo sporgere per solo mezzo centimetro.

8) Asolatura: con un punteruolo o un altro strumento rotondo, pieghiamo leggermente il bordo superiore verso l’esterno allargandolo. Questo servirà ad impedire al riduttore di cadere dentro al telaio.

A questo punto abbiamo finito! Il risultato che dovremmo ottenere è di questo tipo:

Non ci resta che applicare dell’anti seize o un pochettino di grasso sul reggisella, oppure del grippante a seconda dei casi, inserire il reggisella, stringere il collarino e la nostra bici è pronta all’uso!

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