Questo finesettimana la coppa del mondo UCI è a Leogang, Austria.
Già ieri si sono tenute le qualificazioni di four cross, sul percorso disegnato dal campione tedesco Guido Tschugg. Il tempo non è stato dei migliori e le qualificazioni si sono tenute sotto la pioggia che rendeva fangoso il fondo.
Il tracciato è quello rappresentato nel grafico qui sotto. Piuttosto breve, con i suoi 450 metri di lunghezza e 58 di dislivello, promette gare molto frenetiche.
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Le qualificazioni, corse sul tracciato bagnato dalla pioggia, hanno visto Jared Graves piazzarsi primo tra gli uomini, con Michal Prokop secondo e Jooch Wichman terzo, mentre per le donne la più forte è stata Romana Labounkova, seguita da Anneke Beerten e Cèline Gros.
Tra gli italiani i più forti sono stati Mario Milani, 40° tra gli uomini ed Alia Marcellini piazzatasi 13^ tra le donne.
Le finali si correranno stasera alle 18.30, e come sempre troverete il topic aggiornato con i reports!
Come sempre, sarà possibile seguire la gara su Freecaster: http://freecaster.tv/mountainbike/1014861/uci-world-cup-2011-4x-3-leogang-aut
Uomini
La gara è cominciata, si comincia con gli uomini.
Il fondo è molto bagnato, il che costringe gli atleti a scendere con particolare prudenza. In particolare l’ultima curva, la “letze Chance” viene percorsa molto lentamente. Questa infatti è in leggera contropendenza e solo in pochi la prendono così larga da sfruttare l’appoggio all’esterno di essa, e senza comunque guadagnarci un granchè intermini di tempo. Anche sul Rockfield i riders cercano tendenzialmente di evitare le rocce per tenere le gomme su terra (per fare questo in realtà basta stare al centro del tracciato). Non mancano anche scivoloni e cadute, anche se non tutte sono causate da contatti tra i riders.
Alla terza run Milani arriva terzo, non riuscendo a qualificarsi agli ottavi. Lucas Rafael Alvares De Lara viene squalificato in seguito al comportamento che tiene in gara. Dopo essere stato coinvolto in una caduta (caduta che sembra causata da De Lara stesso) con Graeme Mudd (AUS), recuperando la bici colpisce con la ruota davanti l’australiano. Sembra che lo faccia di proposito e anche all’arrivo si lascia andare a manifestazioni d’ira nei confronti di Mudd. Poco dopo arriva infatti il cartellino rosso. Nulla di fatto anche per il nostro Luca Fusani, che arriva ultimo nella sua run.
Agli ottavi di finale Jared Graves ripete il primpo posto che aveva conquistato ai sedicesimi. Anche Guido Tschugg riesce a spuntarla in un testa a testa particolarmente tirato con il ceco Hnidak.
Siamo ai quarti di finale: sempre più riders provano la variante che evita il Rockfield, ma non tutti hanno successo: c’è chi non riesce ad arrivare dall’altra parte dei salti, lunghi ed alti, trovandosi a spingere per giungere in cima all’atterraggio o ad atterrare male arrivando comunque corti. Tra questi il forte tedesco Guido Tschugg, che in questo modo si ferma ai quarti di finale.
Jared Graves è una palla di fucile al cancelletto e la spunta assieme a Graf alla prima run della semifinale. Con Prokop e Slavik correranno la finale.
Alla gara per i posti successivi al quarto, Rinderknecht vince, conquistando il quinto posto seguito da Romain Saladini.
Finale: i riders sembrano partire con la stessa velocità, ma Graves si inserisce in curva un attimo prima, riuscendo a restare in testa al gruppo compattissimo per tutta la gara. Secondo è Graf, seguito da Slavik e Prokop.
Donne
Alia Marcellini esce alla prima run, mentre senza grandi sorprese, ai quarti vincono i grandi nomi. Non manca ad ogni modo lo spettacolo, con Anneke Beerten che supera due metri prima dell’arrivo l’austriaca Frühwirth.
Le semifinali corrono tranquille e vedono Gros, Griffiths, Marth e Frühwirth battersi per la vittoria in finale.
La finaletta è tranquilla, senza cadute e vede Celine Gros aggiudicarsi il quinto posto totale. Calma anche la finale, con Romana Labounkova che sta davanti dall’inizio alla fine. Dopo di lei Anneke Beerten, Lucia Oetjen e Melissa Buhl raggiungono il traguardo in fila.
Risultati
Trovate qui i risultati per gli uomini e qui quelli per le donne.
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