Lo “Yeti Tribe” è da anni il nome con cui il marchio del Colorado definiva i raduni dei proprietari di una delle sue bici. Negli Stati Uniti, però, alcune parole (e monumenti) si sono scoperte essere offensive per una delle tante minoranza che abitano nel Paese. Una di queste è Tribe (tribù), con cui nei secoli scorsi si definivano i gruppi di indigeni del posto, da noi chiamati “indiani”.
Per questo motivo i raduni non porteranno più la dicitura Tribe, ma continueranno a tenersi comunque. Qui sotto il comunicato ufficiale di Yeti.
https://www.instagram.com/p/CCoIRvahXyL/
Tutto questo per spiegare il contesto del gesto, della cui spontaneità è lecito avere dubbi, visto che è stato proposto da chi nel Circus della F1 è il padrone sportivo (e di riflesso, politico e tecnico) indiscusso. Mi limito però a far notare che non è stato solo Leclerc, ma anche altri sei piloti (quindi 7 su 20) a non inginocchiarsi, per cui mi pare onestamente difficile gridare al "pensiero unico".
renditi conto come siamo messi (o come sono messi...)
cambiare la parola blackout... nemmeno negli anni più bui del Medioevo...
pensa quando non potrai più comprarti una bicicletta nera perchè è simbolo di oppressione (tu che pedali la bici nera)