In un inverno che nel NordOvest d’Italia sembra iniziare solo ora, abituato ai metri di neve degli scorsi anni, il desiderio di fiocchi dal cielo mi gira nella mente da ormai un paio di mesi. Interprete della mtb come un effettivo mezzo tout terrain, saranno i vicini francesi che mi contagiano con le loro Velo Tout Terrain, non vorrei mai che sotto le mie ruote artigliate mancasse la neve nel corso della stagione più fredda.
In Liguria questa è uno dei periodi più belli e vari, visto che la sua costa ed i suoi monti offrono uno spettro di clima che va dal tepore mediterraneo al gelo alpino, nei pochi km di un semplice giro in mtb da mezza giornata.
La prima uscita sulla neve è sempre la più desiderata, ma non solo: in un certo qual modo essa è anche obbligata, ma lasciatemi spiegare perchè: io amo andare in bici, vi direi su qualunque bici e su qualunque tipo di terreno; passerei ore ed ore in bici ogni giorno, ma le giornate lavorative invernali ladre di sole e di luce non mi danno scampo: il fine-settimana va passato in qualche modo su due ruote e capite bene che non è certo la neve a fermarmi. Il vario clima ligure invernale mi concede spesso la grazia di poter scegliere tra pedalare sulla costa sotto la pioggia oppure più in alto sotto la neve e la seconda possibilità è quella di gran lunga preferita. Non è pazzia quella che porta ad andare in bici sulla neve, ma forse è la malattia della mtb che porta ad uscire in bici ogni volta sia possibile.
Per di più se è garantita anche la compagnia di due cari amici, il piacere è ancora maggiore. La seconda fortuna di questa uscita in bici, da cui è scaturita questa breve foto-story, è stata la neve, prevista con precisione dai fini modelli matematici della meteorologia, che è arrivata proprio non appena le nostre ruote hanno toccato il terreno.
Salire sotto i fiocchi incessanti e sperare che si accumulino al più presto, vedere i colori che si imbiancano dopo ogni curva fa persino dimenticare che stiamo faticando in salita. Osservare il bosco invernale ed il cielo grigio, colorato di un grigio piacevole perchè foriero di neve, non ci fa rendere conto che i fiocchi sono ormai accumulati abbondantemente in un soffice manto che viene solcato dalle nostre ruote: chi di voi non si è mai girato indietro ad osservare la traccia della propria mtb sulla neve alzi la mano! Anzi, visto che siamo su un forum, scriva un commento!
Certamente i gradi sottozero, umidi qui in Liguria e supportati dal vento, si fanno sentire parecchio, ma non attenuano il piacere di salire sulla neve.
Lo spessore della polvere caduta è perfetto: è bello che la bici sia libera di correre, ma anche che la polvere sia libera di volare attorno alle ruote e di farle scivolare.
Intuire se in quella curva si può pompare la bici senza esitazioni oppure se occorre lasciar scivolare la ruota posteriore, poggiando il piede interno e lasciando che anch’esso scivoli senza farci perdere velocità, è fonte di massimo divertimento.
Al tempo stesso la neve addolcisce molti degli ostacoli sul percorso, rendendo più facile scorrere via senza intoppi.
Seguire un singletrack sepolto di bianco, pensando alla linea più divertente, correndo nel bosco avvolto di galaverna, o sulle rocce ghiacciate ricoperte da un benevolo strato di neve è quello che aspettavo da mesi.
Neve sotto le ruote, neve che cade dal cielo, neve sugli alberi, neve che ci lascia le gomme pulite come non mai, quando purtroppo la giornata di bici ci ha rubato anch’essa tutta la luce. Per fortuna giornate ladre come questa sono sempre ben gradite.
Emozioni scritte dalla mano di Biker_Simone e ritratte dalla fotocamera di BazOOka
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